80 anni di Adorazione Eucaristica Perpetua
80 anni di Adorazione Eucaristica Perpetua

80 anni di Adorazione Eucaristica Perpetua

30 aprile 1944. Sulmona stava vivendo, con il suo comprensorio e gran parte dell’Abruzzo, uno dei periodi più bui della sua storia. La linea Gustav, fronte di guerra tra le truppe tedesche e quelle Alleate, era a soli 30 chilometri in linea d’aria dalla Città ovidiana. In quel giorno, nel quale all’epoca ricorreva la solennità di Santa Caterina da Siena, Mons. Luciano Marcante, Vescovo della Diocesi di Valva e Sulmona (oggi Sulmona-Valva), istituì l’”Opera della Adorazione Perpetua cittadina” nella chiesa dell’Arciconfraternita della Santissima Trinità (dal Bollettino della Diocesi di Valva e Sulmona, settembre 1944), di cui era Cappellano don Antonino Chiaverini, dando conforto e speranza alle anime dei cittadini così profondamente provate. Don Armando Leombruno, nel suo libro edito nel 1961 sulla storia dell’Arciconfraternita ricordava come “a turno gli iscritti montano in servizio dinanzi al trono dell’esposizione perpetua, obbligandosi a fare l’ora di adorazione nel giorno festivo ad ora fissa”. Dal 1966, nella Domus Orationis dell’Arciconfraternita, furono poi ospitati, al fine di curare l’Adorazione Eucaristica, l’Ordine monastico delle Suore Francescane di Gesù Bambino e, nel secolo in corso, quello delle Suore della Dottrina Cristiana e dal 2018 quello delle Suore della Congregazione “Imitazione di Gesù”.

La Chiesa sulmonese durante la Seconda Guerra Mondiale ebbe un ruolo fondamentale non solo spirituale, ma anche di grande rilievo sociale, al fianco di tutti coloro che erano afflitti da sofferenze e persecuzioni tanto da meritare il conferimento della Medaglia d’Oro di Benemerenza Patriottica da parte dell’Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia, dall’Internamento e dalla Guerra di Liberazione. La motivazione recitava: “Il Consiglio Direttivo Centrale, interprete dei devoti sentimenti dei Reduci d’Italia, all’unanimità si onora di conferire alla vetusta e gloriosa Diocesi di Valva e Sulmona la medaglia d’oro di benemerenza patriottica con targa d’argento perché nelle tristi circostanze della guerra 1943‐1944, mentre ovunque era abbattimento e dolore, il Clero della millenaria Diocesi di Valva e Sulmona, unito intorno al proprio Pastore, con generosa ed eroica carità cristiana, con gravi sacrifici ed a rischio di pesanti rappresaglie, si adoperò per la salvezza del proprio gregge e dell’antica e valorosa Città di Sulmona.” Roma 9 settembre 1973.

Il 30 aprile 2024, ottant’anni dopo, Mons. Michele Fusco è voluto tornare nella chiesa della Santissima Trinità per ripercorrere i passi del suo predecessore, accolto dall’attuale Cappellano Don Germain Manuel Sosa Rojas e dal Diacono Pietro Conforti.

Il nostro Vescovo ha celebrato la Messa Solenne in onore di Santa Caterina da Siena, Patrona d’Italia, Copatrona d’Europa e Protettrice delle Consorelle trinitarie, alla presenza delle Consorelle della Confraternita di Santa Maria di Loreto, al termine di una giornata nella quale le Consorelle e i Confratelli dell’Arciconfraternita hanno curato con solennità, sotto la guida attenta del Cappellano, l’Adorazione Eucaristica coadiuvati dalle Suore della Congregazione “Imitazione di Gesù” che quotidianamente curano l’Adorazione, dalla Caritas Diocesana guidata dal Diacono Gianni Cruciani e da alcuni gruppi di preghiera che si sono raccolti con devozione dinanzi a Gesù Sacramentato.

Mons. Fusco, nella sua omelia, ha ricordato l’esperienza vissuta in terra polacca dove, in ogni chiesa, è presente un altare nel quale è esposto il Santissimo Sacramento per l’intera giornata e come in molte Parrocchie italiane si stiano costituendo gruppi di Adoratori che settimanalmente si riuniscono in preghiera dinanzi a Gesù Sacramentato. Ha così esortato i Trinitari e tutti i presenti a intraprendere questo cammino di fede, condividendo questi momenti di raccoglimento con chiunque voglia vivere con fede l’Adorazione Eucaristica.

Una giornata speciale nella quale la memoria del passato è stata l’occasione per riflettere sull’attualità, per sentirsi uniti davanti al Signore e per guardare al futuro, raccogliendo l’esortazione del nostro Pastore Diocesano affinché la condivisione dell’Adorazione Eucaristica porti i suoi preziosi frutti.